giovedì 15 novembre 2018

Giordano Bruno

Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 1600), è stato un ffilosofo, scrittore e monaco cristiano appartenente all'ordine dominicano.

 Gli scritti di Giordano Bruno hanno tutti una nota fondamentale: l’amore della vita.
Da questo amore per la vita nasce il suo interesse per la natura. Per lui tutta è animata, tutta vive. Questo naturalismo è per lui una religione del natura, esprimendo quell’amore verso la natura che fu uno degli aspetti più importanti del Rinascimento.

La natura e l’infinito - Per Giordano Bruno Dio è sia Mens super omnia (Mente al di sopra di tutto) e Mens insita omnibus (Mente presente in tutte le cose). Nel primo modo Dio è fuori dal cosmo, affermando che è vano il tentativo di risalire dalla natura a chi l’ha creata. Per il secondo punto Dio è invece immanente nelle cose e risulta accessibile alla ragione dell’uomo. Dio è Anima del cosmo, artefice del mondo, che opera attraverso l’intelletto universale, cioè l’insieme di tutte le idee o forme che plasmano la materia. Dio è anche causa e principio dell’essere: causa in quanto è l’Energia che produce il mondo, e principio perché è l’elemento costitutivo delle cose. Giordano Bruno dà all’universo l’attributo di infinito, concependo l’universo, come avverrà più tardi, qualcosa di infinito, dentro cui  c’è una varietà ci mondi e creature.
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