martedì 27 novembre 2018

L'età moderna

L'inizio dell' età moderna viene fissato nel Quattrocento, e precisamente nel 1492, anno della scoperta dell' America. In questo periodo si sviluppa il grandioso fenomeno dell' Umanesimo, che sie propone al ritorno al mondo classico. Nel Cinquecento questo progetto prosegue e lascia i suoi frutti in tutti i campi, dall'arte alla filosofia ecc.
Umanesimo e Rinascimento sono i due grandi eventi che affermano la centralità dell'uomo nel cosmo, quindi il contrario che si aveva occupato nel Medioevo. Ciò non significa che i nuovi intellettuali siano atei, non credeva più nella Bibbia, ma consegnavano Dio come ordinario del universo. Infatti Dio, creando l'uomo, gli abbia dato anche il dominio sulla terra e su tutte le altre creature. Per raggiungere questo obiettivo, però è necessario che egli capiscono dei segreti della natura attraverso lo studio dei suoi principi. Quindi non è più ritenuto come nel Medioevo, il luogo misterioso della manifestazione delle forze divine, ma dotato di leggi proprie che devono essere conosciute e rispettate.
Distinguo tra
Umanesimo: ·ha origine nel Quattrocento nelle città italiane, in particolare Firenze
·centralità della riflessione sull'uomo, interesse per le humanae litterae
Rinascimento:·si diffonde nel Cinquecento in Italia e in Europa
·rinnovamento in tutti i campi: artistico, filosofico, religioso, scientifico
·critica della cultura medievale
·ritorno al principio antico e al cristianesimo originario
·nuova attenzione per la natura
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Cartesio

Cartesio nasce nel 1596 a La Haye, una regione francese. Dopo gli studi si arruola volontario in uno dei due eserciti francesi. Dopo di cheche fa una serie di viaggi, visitando anche l'Italia. Nel 1650 muore di polmonite in Svezia.
Tra le opere principali ricordiamo: le Regole per la guida dell'intelligenza, il Discorso sul metodo.

Il pensiero filosofico
Il pensiero di Cartesio si sviluppa dalle considerazioni tratte da Galileo, ossia il prendere in considerazione i dati qualitativi della realtà per fare scienza,essendo dati oggettivi e universali.Da qui la volontà di voler conoscere ogni cosa con certezza,non solo la scienza ma l’intero sapere,tralasciando completamente i dati qualitativi non essendo quantizzabili secondo la scienza matematica.
Da qui la necessità di utilizzare un metodo che permetta di scomporre i problemi complessi in componenti semplici e ultimi,come avviene per l’appunto in un problema matematico, poiché come tratta nel Discorso sul metodo, le verità più radicate nell’uomo sono quelle dovute a pregiudizi infantili,che si scontrano fra loro e non giungono mai al conseguimento di un’ verità. Il suo intento consiste nel ricostruire un’unica scienza generale della verità, basato sui procedimenti matematici, per arrivare alla ricostruzione dell’intero sapere,basato su certezze incontrovertibili.
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giovedì 15 novembre 2018

Cibernetica

Il termine “cibernetica” fu coniato dal matematico Norbert Wiener che lo
derivò da una parola greca che significa “pilota”. La cibernetica
studia i meccanismi con cui uomini, animali e macchine comunicano con
l’ambiente esterno e lo controllano. Si tratta di una scienza prettamente
multidisciplinare che ha forti interazioni con molte altre discipline ed
aree tecnologiche: filisofia, psicologia, matematica, biologia, fisica,
intelligenza artificiale, teoria dei controlli, teoria delle comunicazioni,
robotica.
La cibernetica ha origine dallo studio dei meccanismi dotati di
“retroazione”, ovvero in grado di adattarsi alle condizioni esterne.
Uno dei primi di tali meccanismi è il “regolatore di Watt”,
ovvero il dispositivo che consentiva la regolazione della velocità
dei motori a vapore. La teoria della regolazione è stata studiata
fino dalla seconda meta’ dell’ ‘800, ma intorno alla fine degli anni
’40 gli stessi metodi cominciarono ad essere applicati
allo studio dei “meccanismi circolari, causali e rettroattivi in biologia
e nelle scienze sociali”.
La cibernetica studia dunque i meccanismi di comunicazione e
di interazione negli esseri viventi, sia allo scopo di aumentare
le conoscenze di tali meccanismi, sia per derivarne modelli
che possono essere riprodotti artificialmente.
Vorrei aggiungere che il termine “cibernetica” negli ultimi tempi viene
usato meno frequentemente per indicare la disciplina scientifica
e spesso si preferisce utilizzare termini
più specifici: teroria dei sistemi, teoria dei controlli,
intelligenza artificiale, ecc.

Giordano Bruno

Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 1600), è stato un ffilosofo, scrittore e monaco cristiano appartenente all'ordine dominicano.

 Gli scritti di Giordano Bruno hanno tutti una nota fondamentale: l’amore della vita.
Da questo amore per la vita nasce il suo interesse per la natura. Per lui tutta è animata, tutta vive. Questo naturalismo è per lui una religione del natura, esprimendo quell’amore verso la natura che fu uno degli aspetti più importanti del Rinascimento.

La natura e l’infinito - Per Giordano Bruno Dio è sia Mens super omnia (Mente al di sopra di tutto) e Mens insita omnibus (Mente presente in tutte le cose). Nel primo modo Dio è fuori dal cosmo, affermando che è vano il tentativo di risalire dalla natura a chi l’ha creata. Per il secondo punto Dio è invece immanente nelle cose e risulta accessibile alla ragione dell’uomo. Dio è Anima del cosmo, artefice del mondo, che opera attraverso l’intelletto universale, cioè l’insieme di tutte le idee o forme che plasmano la materia. Dio è anche causa e principio dell’essere: causa in quanto è l’Energia che produce il mondo, e principio perché è l’elemento costitutivo delle cose. Giordano Bruno dà all’universo l’attributo di infinito, concependo l’universo, come avverrà più tardi, qualcosa di infinito, dentro cui  c’è una varietà ci mondi e creature.
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Telesio

Telesio nasce a Cosenza nel 1509, dove compiela sua prima formazione. Lui studia a Milano, a Roma e a Padova, dove sviluppa le sue teorie naturalistiche. A Cosenza Telesio rorganizza l`Accademia cosentina, un`istituzione che aveva lo scopo di diffondere la cultura, valorizzare artisti e scienzati e istruire le giovani generazione. Muore nel 1588 nella sua citta natale.

La natura secondo i suoi principi
Nel 1586 aveva pubblicato l’edizione completa della sua opera più importante De rerum natura iuxta propria principia, e l`opera più importante, traducendo vuol dire la natura secondo i propri  principi nella quale egli considera la natura come un mondo a se, autonome che si regge solo su propri principi e che solo in base a questi puó essere comprese e totalmente autonoma, e l`uomo per osservarla deve interrogarla attraverso i sensi.  La natura si regge su se stessa non su principi ad essa estranei. L’ordine della natura è interno alla natura stessa: è Dio ad averlo stabilito, determinando le regole costanti dell’accadere degli eventi. Dio opera nell’universo non come causa immediata di ogni evento ma attraverso le cause naturali che egli stesso ha creato.

Ogni essere “sente”
Egli affermava l’esistenza di tre principi costitutivi della natura: due forze reagenti il caldo e il freddo, e una massa corporea su cui agiscono.
Il freddo condensa le cose, le rende pesanti ed immobili, quindi è principio di resistenza.
Il caldo le dilata, le rende più leggere e mobili, quindi è forza espansiva e cioè principio di movimento.
La Terra è immobile perché è fonte del freddo, mentre il Sole si muove perché è fonte del caldo.
Nell'uomo, l’anima non è pura forma del corpo ma è essa stessa corporea, composta di materia più sottile di quella che costituisce i corpi veri e propri. È cioè un spirito vitale che organizza ed orienta tutte le funzioni corporee. Oltre all'anima materiale, nell'uomo esiste una forma superaddita, un’anima divina che è infusa nell’uomo da Dio stesso e che è immortale. Si propone così l’idea tradizionale di una doppia natura dell’uomo.


Blade Runner

Da una colonia extramondo sono fuggiti dei replicanti (robot simili agli uomini) pericolosissimi per poi riversarsi sulla terra. Viene richiamato in servizio il detective Rick Deckard che deve scovarli ed elimarli tutti. Per questo ha a disposizione una macchina molto sofisticata che analizza le pupille degli occhi per smascherali. I replicanti però vogliono sapere anche la verità su di loro e cioè quanto rimane ancora da vivere visto che sono dei robot programmati e per questo cercheranno il loro inventore. Deckard alla fine li troverà tutti e li ucciderà tutti, tranne una replicante donna che non è come gli altri con una vita breve di solo 4 anni ma sembra che duri per sempre. Lui si innamorerà di questa replicante che si chiama Rachel e alla fine per questo motivo non la ucciderà. Eccoti il monologo finale che entrerà nella storia del cinema come uno dei più belli: 
Verso la fine del film il replicante muore, dopo aver salvato dal precipizio il suo cacciatore di taglie. Pur essendo un Robot con prospettiva di vita solo di 4 anni, capisce che il suo tempo è scaduto e proprio in quell'attimo, anche se non umano, capisce il valore della vita che lui ha potuto provare solo per poco.
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mercoledì 31 ottobre 2018

Galileo

Galileo Galilei (Pisa1564 – Arcetri1642) è stato un fisico, astronomo, filosofo e matematico, considerato il padre della scienza moderna. Il suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e astronomia (legati al perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche) oltre all'introduzione del metodo scientifico, qual è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtá oggettiva. Di primaria importanza fu anche il suo ruolo nella rivoluzione astronomi, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana. È un personaggio chiave della rivoluzione scientifica.

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